TUMORE AI POLMONI, SEMPRE PIù NEI NON FUMATORI
SOTTOVALUTATA LA CAUSA AMBIENTALE

di Adriano Zampol D'Ortia
02-06-2025

Il tumore al polmone è purtroppo tutt’oggi una patologia attuale legata a stili di vita scorretti tra cui il principale è il fumo di sigaretta. In Europa il consumo di tabacco è la prima causa di tumore al polmone nel 90% degli uomini e del l’80 % nelle donne. In Italia l’Istituto Superiore di Sanità stima che circa una persona su quattro, il 24% esattamente, ed il 30% circa dei giovani consuma sigarette tradizionali o sigarette elettroniche, e-cig. Nei giovani fra l’altro raddoppia il policonsumo, l’uso misto di sigaretta ed e-cig, che gli espone così ad un rischio 4 volte superiore ,rispetto ai non fumatori, di contrarre la malattia.
Le cause ambientali, l'inquinamento e il radon
Chiaramente l’inquinamento ambientale, micro e nano polveri soprattutto veicolari o da fonti di riscaldamento, fa la sua parte insieme ad un altro fattore naturale di rischio, il radon. Questo gas presente normalmente nel terreno, deriva dal decadimento naturale dell’uranio, è inodore, incolore , impercettibile, tende a ristagnare in ambienti e locali chiusi sino a raggiungere concentrazioni pericolose, mentre all’esterno si disperde velocemente. Un tempo si pensava fosse più presente in zone montane ed alpine, tantochè la nostra Provincia di Belluno è stata monitorata per diverso tempo. Arpav ha condotto dal 2003, su indicazione della Regione Veneto, iniziative di misura della concentrazione di gas radon nelle scuole pubbliche e private, dai nidi e servizi educativi domiciliari fino alle scuole secondarie di primo grado (scuole medie). Le campagne di monitoraggio hanno riguardato
dapprima i Comuni caratterizzati da livelli di radon maggiori, individuati in base alla mappatura regionale. In provincia di Belluno per accordi locali di Arpav e Aziende Ulss del territorio, il monitoraggio è stato esteso a tutti i Comuni. L’OMS dal 1990 lo classifica come gas altamente cancerogeno e sicuramente potrebbe aumentare la propria potenzialità cancerogena di 25 volte proprio nei fumatori.
I sintomi principali
Fatto sta che per l’insieme dei motivi succitati, inquinamento ambientale, lavorativo, radon, predisposizione famigliare, precedenti malattie respiratorie, la diagnosi di tumore ai polmoni nei non fumatori è in aumento. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (Iarc) classica il tumore nei non fumatori come quinta causa di morte per cancro al mondo. La diagnosi, nella maggior parte dei casi è attorto ai 70 anni, dai 65 in su. Molto spesso la sintomatologia è assente nelle fasi iniziali della malattia e spesso la diagnosi viene effettuata nell’ambito di altri accertamenti in corso. I sintomi più comuni sono:
- tosse insistente che peggiora nel tempo
- raucedine
- sangue nel catarro
- affaticamento respiratorio
- dolore al petto
- inappetenza e perdita di peso
- stanchezza
- frequenti bronchiti e/o polmoniti.
Negli anni la terapia si è diversificata e viene adattata a seconda delle condizioni del paziente e delle caratteristiche del tipo di tumore polmonare che in realtà è un’insieme di tumori che si classificano anche in base alla loro sede di localizzazione.
Come prevenirlo
La prevenzione, come spesso indichiamo, deve essere rivolta soprattutto ai più giovani, all’ambiente di lavoro e casalingo. Per cui:
- stop al fumo, ridurre pubblicità e scene di film con attori fumatori (la pressione delle multinazionali del tabacco è ancora fortissima!)
- sfatare il mito che le sigarette elettroniche siano meno dannose
- rispettare le indicazioni di prevenzione nell’ambiente lavorativo, in merito a polveri, vapori, gas, sostanze volatili, ecc..
- impegnarsi per la riduzione dell’inquinamento ambientale da fonti combustibili, auto inquinanti o vecchie, riscaldamento domestico, controllo delle caldaie, dei camini, di eventuali filtri per l’abbattimento delle polveri, ecc.
- ventilare sempre, preferibilmente al mattino presto, le stanze di casa, comprese cantine e soffitte
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