Il nostro nome

Svolgiamo con amore il lavoro di farmacisti. Viviamo la nostra idea di farmacia come porta d'ingresso del sistema sanitario: presente ovunque, ma soprattutto in periferia.

Abbiamo alle spalle una storia comune, fatta di attaccamento alle comunità dove viviamo e lavoriamo. Ci sentiamo legati a doppio filo all’ambiente che ci accoglie. Abbiamo scelto un nome d’acqua: Farmacie del Piave. Un fiume che ci unisce, materialmente e idealmente. Così anche le nostre montagne, rifugio di pace e riserve d’acqua, ci stanno attorno, proteggendoci.

Fiume e montagne sono in pericolo se non rivolgiamo le nostre azioni a prevenire il riscaldamento climatico. Il nostro nome e il nostro logo sono assieme un modo di descriverci e una dichiarazione d'intenti: Farmacie del Piave, perché all’ambiente ci teniamo.

La nostra storia

La storia che stiamo scrivendo non esisterebbe, se alla base non ci fosse amicizia tra chi ne ha posto le basi: Domingo Arrigoni, Adriano Zampol, Manola Bernardi e Veronica Case. Diversità, confronto, armonia. Abbiamo scelto di unire le forze per dare un futuro alle piccole farmacie di paese, per sostenerle al servizio della comunità.

Ogni giorno pratichiamo accoglienza, nei confronti di chi viene a trovarci. Ci rivolgiamo a loro in ottica di servizio, per provare a risolvere i problemi quotidiani e le piccole patologie, per un consiglio disinteressato, consapevoli che nella consulenza senza vendita si sublima l’arte del farmacista.

Farmacie del Piave significa anche farmacie scientificamente preparate, dove mettiamo a disposizione una moltitudine di servizi, dalla diagnostica, al noleggio, alle consulenze con professionisti del mondo sanitario.

I nostri valori

AMORE: per il lavoro del farmacista, che ci dà senso e identità

storia: quella che abbiamo alle spalle e quella che stiamo scrivendo ogni giorno

comunità: le persone da cui veniamo, dove viviamo, dove lavoriamo, cui siamo legate a doppio filo

amicizia: tra colleghi, persone, clienti, pazienti

armonia: in farmacia, al di qua e al di là del bancone

accoglienza: per chi entra in farmacia, cui dedichiamo ascolto e attenzione

servizio: ringraziamo la comunità che ci accoglie con i turni in farmacia e i servizi che offriamo

consiglio: l’essenza della nostra professione, che è fatta di parole e di cura, prima che di prodotti

ricerca: come approccio e formazione, siamo aggiornati costantemente, con fonti ricercate e di qualità

La mission

Le nostre Farmacie, le nostre comunità

Ogni persona e ogni impresa è oggi inserita in comunità sociali che si sviluppano a seconda di quante più individualità hanno a cuore il bene comune e si adoperano per esso. Anche un'azienda come la Farmacia è inserita in una rete di relazioni e lavora cercando di utilizzare al meglio le proprie risorse per soddisfare le richieste e i bisogni di quanti più soggetti possibile e della società nel suo insieme.
Individui e gruppi sociali che influenzano, direttamente o indirettamente, le attività della Farmacia sono, oltre ai titolari, i suoi famigliari, i clienti, i dipendenti, i fornitori, la Comunità dove la farmacia insiste, con le persone che la formano, le associazioni che esprime, le strutture che la caratterizzano, l'Amministrazione Comunale, la Provincia, il S.S.N., perfino lo Stato.

Le nostre Farmacie, il nostro territorio

Gestire la farmacia come una comunità organica al territorio è non solo un'abitudine ma anche un dovere morale; un'opportunità così come confermato dal pensiero di vari economisti ad esempio Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum. Purtroppo questa etica non è condivisa da tanti. Negli anni abbiamo assistito alla progressiva crescita dell'individualismo che si è manifestata nella trasformazione della mission da raggiungimento di un vantaggio competitivo, ottenuto attraverso la capacità di soddisfare i bisogni, a massimizzazione del profitto immediato.
In questo contesto l' impresa non è più un organismo finalizzato al raggiungimento di uno scopo, di un servizio, ma diventa una macchina funzionale al raggiungimento di reddito in cui tutte le relazioni che non sono funzionali alla massimizzazione degli utili sono sostituibili. Non c'è più cioè un legame con il territorio, la gente che lo abita, chi ci lavora, tutto è sacrificabile sull'altare del profitto.

Le nostre farmacie, i vostri bisogni

Per mantenere l'identità della propria impresa e non inseguire un modello di business orientato al solo guadagno, la Farmacia deve migliorare la capacità di leggere i bisogni di tutti coloro che possono trarre vantaggio dalla sua attività, concentrarsi sulle risorse di cui dispone comprendendo in profondità cosa sa fare, valorizzare la sua ricchezza come pure sviluppare nuove competenze, nuove relazioni, implementare le sinergie con le altre farmacie, a partire di quelle con cui è in rete. L'interazione con l'ambiente può far emergere improvvisamente nuove necessità, come è avvenuto a seguito della pandemia, cui è necessario rispondere sulla base delle risorse e delle competenze interne: in pratica in base a quello che la Farmacia sa fare piuttosto che cercare di soddisfare tutto.

In questo mondo, che solo ora sembra essersi accorto dei propri limiti, la capacità di utilizzare le risorse fino al limite del potenziale e la capacità di sviluppare nuove risorse di base fanno la differenza. E questa differenza la vogliamo fare con voi, perché senza il territorio, le comunità e i vostri bisogni noi non esisteremmo.

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