Gli ossiuri, i vermi dei bambini
I vermi più conosciuti e difficili da debellare

di Adriano Zampol D'Ortia
10-05-2025
Le più comuni infestazioni da vermi: ossiuri

Quando parliamo di infestazioni da parassiti nei bambini o negli adulti, oltre al ribrezzo iniziale pensiamo ad una patologia vecchia, sorpassata, il cui ricordo è collegato alla nostra infanzia (per chi, come scrive, ha una certa età) o tutt’al più le colleghiamo ai nostri amici a 4 zampe. Concetti banali, ma condivisibili, però è necessario fare un po' di chiarezza.
Quali sono le principali infestazioni da vermi?
Le più comuni infestazioni nei bambini e negli adulti sono dovute a 2 tipi di vermi:
- ossiuri (Enterobius vermicularis), un tempo detti vermi da latte o dei bambini
- ascaridi (Ascaris lumbricoides) o grande verme intestinale
Ambedue sono dei Nematodi o vermi tondi, sono ubiquitari e cosmopoliti ma mentre il primo parassita esclusivamente gli uomini, il secondo ha delle varianti che possono parassitare anche cani e gatti. Degli ascaridi invece parliamo in questo altro articolo.
Piccoli e bianchi, come chicchi di riso
Gli Ossiuri sono piccoli vermi tondi di colore bianco avorio con dimensioni di circa 1 massimo 2 centimetri, grandi come dei chicchi di riso. Sono frequenti nei climi freddi e nei bambini in età scolare, più che negli adulti. I parassiti adulti ospiti nell’intestino sono molto piccoli, difficilmente visibili anche nelle feci e sono incurvati. Le femmine sono bianchicce, affusolate e misurano circa 1 centimetro. La femmina gravida non depone le uova nell’intestino, ma nelle ore notturne, in genere in fase lunare esce dall’apertura anale verso la zona perianale per deporre le uova . A contatto dell’aria depone circa 12.000 uova incolori, trasparenti, appiccicose che poi si trasformeranno in larve. Successivamente le uova che racchiudono le larve, saranno espulse nell’ambiente tramite le feci o trasmesse con mani sporche su oggetti, stoviglie, maniglie, ecc... L’infestazione infatti si acquisisce nei seguenti modi:
- ingestione delle uova con alimenti o liquidi contaminati
- giocando con terra o sabbia
- con la polvere dei terreni o di casa , essendo le uova appiccicose e volatili
- trasporto diretto ano-bocca grattandosi, tramite le unghie, autoinfestazione
- dalle larve che si schiudono in zona anale e di lì ripenetrano dall’ano
Quali sono i sintomi?
I sintomi nei bambini sono abbastanza caratteristici ed apprezzabili soprattutto verso la fase di luna piena: mal di pancia, nervosismo dovuto ad un sonno disturbato, insonnia, prurito anale notturno quando i vermi migrano verso l’ano, prurito al naso. La diagnosi si effettua tramite un esame tanto semplice quanto empirico, il cosi detto scotch test, ovvero applicando un pezzo di nastro adesivo sull’apertura anale così da individuare poi i vermi al microscopio, in quanto le analisi delle feci danno risultati positivi solo nel 5% dei casi. La terapia spetta al medico o al pediatra.
La terapia da seguire
I farmaci sono pochi ma specifici e ben tollerati, in compresse per gli adulti e sospensioni liquide per i bambini. Deve essere mirata e seguita con la massima precisione, si consiglia di ripeterla dopo circa 15 giorni e di far seguire sempre una leggera purga al trattamento per eliminare eventuali residui. Si preferisce estenderla nell’ambito della famiglia e della comunità, in quanto questa parassitosi è molto infestante ed invisibile negli adulti spesso per anni. Uno studio tedesco tempo fa ha riscontrato in una percentuale significativa di adulti, trattati per i più diversi disturbi gastro-intestinali, la presenza di vermi nell’intestino, presenti sin dall’età infantile.
L'importanza della prevenzione
La prevenzione consiste soprattutto in norme igienico sanitarie ambientali e personali molto rigide. Lavarsi sempre bene le mani e tagliare le unghie, lavare sempre bene le superfici della cucina e del bagno e dei servizi igienici. In caso di infestazione, lavare la biancheria intima e lenzuola ad alta temperatura e separatamente, controllare la polvere di casa e cambiare il bambino con il metodo del fiore, ovvero raccogliere a sacco sulle lenzuola usate per la notte, l’intimo ed il pigiamino, con movimenti lenti e buttare tutto subito in lavatrice, così da evitare la dispersione delle eventuali uova nell’ambiente (superfici) e nell’aria, (polvere).
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