LE DIPENDENZE DEGLI ADOLESCENTI NEGLI ANNI 2020

QUALCHE CONFERMA, DIVERSE SORPRESE

ESPAD Italia è una ricerca annuale del CNR che studia i comportamenti d’uso di alcol, tabacco, sostanze psicotrope legali e non, da parte degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori italiane di età compresa fra i 15 e i 19 anni e che negli ultimi anni ha esteso l’attenzione anche alle altre dipendenze. È un ottimo strumento per capire i giovani ed aiutarli, (anche se per proteggerli davvero è fondamentale ascoltarli e poi, agire in modo differenziato con strumenti mirati e scientificamente validati).

Tecnologia e fumo

Il rapporto ESPAD 2024 mostra con chiarezza che la vita degli adolescenti è cambiata radicalmente, per un’aumentata pressione sociale, la digitalizzazione sempre più pervasiva, la relazione con la tecnologia, la presenza di nuove sostanze, si riscontra in oltre un’aumentata fragilità della salute mentale; ci sono anche segnali positivi: meno alcol, meno fumo, più prevenzione. Secondo i dati oltre il 22% degli studenti ha fatto uso delle sigarette elettroniche, in particolare le ragazze fumano più dei ragazzi, gli esordi sono sempre più precoci e aumenta l’uso quotidiano.

Meno alcool, più farmaci

L’uso dell’alcol è sceso dall’88% degli studenti del 1995 al 74% del 2024 anche se lo sballo (Binge Drinking) resta diffuso (30% in un mese) senza grandi differenze tra maschi e femmine.
La cannabis, pur restando la sostanza vietata più usata ha toccato i livelli più bassi dal 1995 (dobbiamo comunque avere cautela perché la percezione del rischio collegato all’uso della stessa sta calando).
Desta allarme anche l’uso non medico di farmaci: il 14% degli studenti ha assunto medicinali senza prescrizione, con picchi tra le ragazze; le sostanze più diffuse sono tranquillanti, sedativi e
antidolorifici. Emergono anche l’uso di protossido d’azoto e cannabinoidi sintetici.

Più gioco online, meno off line

Cresce il gioco d’azzardo online, che sta rapidamente raggiungendo i livelli del gioco fisico. Anche in questo ambito aumentano le giocatrici, con segnali di comportamenti problematici in crescita. L’uso dei social media è sempre più centrale: il 47% degli adolescenti mostra un profilo a rischio, con una prevalenza più alta tra le ragazze, anche se il divario di genere si sta assottigliando.

Quale benessere in generale?

Solo il 59% degli studenti riferisce un buon livello di benessere, con differenze marcate tra ragazzi (70%) e ragazze (49%). Il 72% degli adolescenti ha partecipato ad almeno un
programma di prevenzione negli ultimi due anni, ma le attività più efficaci – quelle basate sullo sviluppo di competenze – sono ancora poco diffuse. Anche qui emergono differenze di genere: le ragazze frequentano più spesso programmi su alcol, fumo e droghe; i ragazzi quelli legati a videogiochi, social e gioco d’azzardo.

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