La fiducia nel medico migliora la cura

Quando il rapporto medico paziente è forte, la salute ne giova

Una relazione che dura troppo poco

Tutti sappiamo che è sempre più difficile incontrare il proprio medico di famiglia e sopratutto averne l' attenzione. In Italia le visite dal medico di base durano mediamente 9 minuti, purtroppo durante la visita lo sguardo del medico incontra quello del paziente per soli 20 secondi. La mancanza di empatia tra medico e paziente ha come conseguenza un maggior ricorso alle visite ospedaliere ed un aumento delle prescrizioni di farmaci, in particolare antibiotici (con conseguente aumento della antibioticoresistenza). Secondo l'Università di Basilea basterebbero solo 2 minuti di ascolto con contatto visivo per mettere a proprio agio il paziente.

Grosse conseguenze sull'aderenza terapeutica

La cattiva comunicazione con il medico porta  il paziente a non rispettare le prescrizioni, spesso autoriducendo i dosaggi: si stima che il 50% dei pazienti non assuma i farmaci come prescritto. Gli scienziati comportamentali ci dicono che i pazienti non rispettano le prescrizioni per molti motivi, situazioni, ragionamenti e che questi elementi possono cambiare per ciascun farmaco. Una conversazione aperta ed efficace può consentire ai medici di capire come il paziente prende i farmaci, che difficoltà incontra, quali sono gli effetti percepiti, quali le perplessità e quindi mitigare le sue preoccupazioni.
Sapere se un paziente segue fedelmente le terapie è anche un importante elemento di sicurezza: quando una persona viene  ricoverata in ospedale i medici calibreranno le terapie in base ad una situazione presupposta ma che non è reale esponendo il paziente al rischio dei  farmaci che ha scelto di interrompere. Contemporaneamente anche le terapie praticate potrebbero essere non adeguate.

Deprescrizione, pratica poco frequentata

In base ai risultati complessivi della visita, tenendo conto del punto di vista del paziente i medici dovrebbero prendere in considerazione l'interruzione o la riduzione di un farmaco con la stessa cura con cui ne considerano l'introduzione. Se si modifica la terapia, un paziente coinvolto nella scelta racconta più facilmente quali sono i disturbi che le medicine gli danno e gli hanno dato, quali sono i dubbi e le paure. Richiamare nel corso della visita la storia degli effetti collaterali aiuta a ricostruire se ad un paziente sono stati aggiunti nuovi farmaci  per trattare gli effetti collaterali di farmaci  prescritti in precedenza così da poter rimodulare la terapia.

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