Il ruolo delle fibre nella costipazione intestinale

Come gli indigeribili possono migliorare l'intestino

La stitichezza (o stipsi) si definisce come la difficoltà ad emettere le feci a causa del lento movimento del contenuto del colon o a ristagni che bloccano il transito. Si tratta di un disturbo piuttosto frequente che riguarda sia gli adulti che i bambini, in media ne soffre 1 persona su 5 di cui l’80% sono donne. La stipsi può essere transitoria o occasionale se la durata è inferiore ai 6 mesi oppure cronica nel momento in cui il problema supera i 6 mesi.

Ad ognuno il suo ritmo

Le normali abitudini intestinali variano da persona a persona, ci sono infatti adulti e bambini che evacuano più volte al giorno, altri che invece lo fanno tre volte alla settimana. Tuttavia, se la frequenza evacuativa è inferiore alle tre volte settimanali, si comincia a parlare di stitichezza. Questo non è l’unico sintomo che porta a definire la stipsi un problema cronico: per arrivare a questo dobbiamo associare anche altri disturbi, come il dolore addominale, la sensazione di ostruzione, a volte la nausea, la stanchezza, la presenza di feci dure, secche e nodose ed infine la mancanza di stimolo.

Quali sono le cause della stipsi?

La stipsi occasionale spesso dipende da alterazioni delle sane abitudini comportamentali, ad esempio una modificazione della dieta, con ridotto apporto di fibre e di liquidi, o fattori ambientali come ad esempio cambiamenti climatici, sedentarietà e ridotta attività fisica. Ci sono molti farmaci che rallentano il transito intestinale, vediamone alcuni:

  • farmaci che agiscono sul sistema nervoso (Haldol, Anafranil, Laroxyl, Tegretol, Largactil, Paroxetina)
  • gli oppiacei, ovvero i farmaci per il dolore (Tachidol, Coefferalgan, Palexia)
  • antiacidi (Maalox).

La stipsi cronica invece può essere causata da vere e proprie disfunzioni motorie e/o anorettali oppure da patologie. In questi casi interviene il medico curante con la prescrizione di esami particolari per poter rilevare la patologia in atto e le relative terapie da intraprendere.
 

Il ruolo delle fibre

Il primo passo per assicurarsi una buona regolarità intestinale passa attraverso l’alimentazione: un adulto dovrebbe assumere quotidianamente almeno 20-35 g di fibre, l’equivalente di circa 5 porzioni di frutta e verdura. La maggior parte delle fibre sono carboidrati che non vengono né digeriti né assorbiti dal tratto gastrointestinale, ma hanno molteplici effetti benefici sull’organismo.
Le fibre si possono distinguere in solubili e insolubili. Le fibre solubili idrofile si solubilizzano in acqua e sono contenute soprattutto nei legumi e nella frutta fresca. Svolgono un’azione prebiotica nei confronti del microbiota intestinale, promuovendo la formazione di acidi grassi a corta catena benefici per l’organismo. Queste sostanze sono infatti la principale fonte di nutrimento per le cellule del nostro intestino e possono ridurre il rischio di disturbi infiammatori, di diabete tipo 2, di obesità e di malattie cardiache. Assorbono molta acqua e formano un gel che cattura carboidrati, grassi e colesterolo, impedendone l’assorbimento e favorendone l’eliminazione tramite le feci che in questo modo aumentano di volume e diventano più morbide. Si riducono così sia il picco glicemico che i livelli di LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo).
Le fibre insolubili invece non si sciolgono in acqua e nei liquidi corporei, sono contenute principamente nei cereali integrali, nelle verdure, nei semi e nella frutta secca. Agiscono sul funzionamento del tratto gastrointestinale, facilitano il transito del bolo alimentare nell’intestino, aumentano la massa fecale e ne facilitano l’evacuazione.

Quali sono i cibi ricchi di fibre?

Le sane abitudini alimentari e l'attività fisica quotidiana mantengono il nostro intestino in buona salute, evitando spiacevoli problemi di stitichezza sia occasionale che cronica. Pasti ricchi di fibre che si trovano in alimenti quali i cereali e suoi derivati (orzo perlato, fiocchi d’avena, pane,paste e biscotti  integrali), legumi (fagioli, lenticchie e ceci secchi, piselli freschi), verdure (carciofi, radicchio, porro, melanzane e finocchi) e frutta (fichi secchi, lamponi, pere senza buccia, mele con buccia e kiwi). Questi alcuni degli alimenti più ricchi di fibre che facilmente sono reperibili.

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