Edulcoranti: cosa sono e perché possono far male

Nuovi studi chiariscono i rischi che rivestono

Secondo le linee guida dell’OMS, gli edulcoranti possono essere utilizzati come sostitutivi dello zucchero per ridurre l’apporto calorico della dieta. aspetto può essere interessante soprattutto nei pazienti diabetici, in persone in sovrappeso, obesi o comunque che necessitino di un controllo degli zuccheri. Tuttavia, l’OMS stessa sottolinea che i dolcificanti non dovrebbero essere utilizzati per sostituire i nutrienti essenziali della nostra dieta, ma dovrebbero essere parte di una dieta equilibrata e non una soluzione per dimagrire e perdere peso. Vediamo di capirci di più.

Quali sono gli edulcoranti?

Con il nome edulcoranti ci si riferisce ad un ampio insieme di molecole chimiche, che hanno la caratteristica comune di avere un sapore dolce. Nonostante siano parte corrente dell'offerta alimentare e "salutistica" da più di 30 anni, non ci sono molti studi sugli edulcoranti artificiali che sono utilizzati in ambito alimentare. I principali sono: saccarina , aspartame , ciclamati, acesulfame K, xilitolo, sorbitolo, mannitolo, isomalto, eritritolo, stevia, sucralosio, etc. In alcuni casi il loro uso eccessivo è associato ad un aumento dei problemi intestinali (dissenteria e meteorismo), al punto che già da tempo sono sconsigliati nei casi di sindrome dell'intestino irritabile.

Più male che bene?

Oltre a queste limitazioni d'uso, alcune ricerche hanno evidenziato una correlazione tra edulcoranti artificiali ed un aumento del rischio di obesità, diabete, disturbi metabolici e malattie cardiovascolari, dovuto forse all’alterazione della flora batterica intestinale ed alla conseguente alterazione dell’assorbimento di glucosio, colesterolo e nutrienti.
L’abuso poi potrebbe alterare, di conseguenza, il gusto dei sapori dolci e comportare un aumento dell’apporto calorico complessivo. L’OMS non parla di tossicità alle attuali dosi giornaliere, soprattutto se pensiamo ai dati relativi ai consumi in Italia. Pertanto, i dolcificanti possono essere tranquillamente assunti con moderazione nell’ambito di una alimentazione equlibrata, attività fisica e corretto stile di vita. C'è tuttavia da dire che non sono necessari e il loro uso non è legato a miglioramenti chiari nel ripristino del peso forma o dello stato di salute generale. Nonostante questo, ormai sono ubiquitari nei prodotti delle linee per sportivi e a basso contenuto calorico, nonché nei sostituti dei pasti.

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