Dengue: c'è da preoccuparsi?

Una patologia da conoscere meglio

Nell'agosto scorso, molti giornali hanno riportato la notizia di un caso di dengue a Feltre, nella nostra provincia. Nel mondo attuale, spaventato dalla pandemia di Covid e dai seguenti lockdown e susseguirsi di zone rosse e limitazioni alla socialità, questa notizia ha allarmato le persone più sensibili. Ma cos'è la dengue? Quali conseguenze può avere? Come ci si può difendere?

Cos'è la dengue?

La Dengue è un malattia febbrile acuta dovuta all'infezione di un arbovirus (tipologia di virus) e trasmessa dalle zanzare del genere Aedes. Ogni anno si verificano oltre 50 milioni di infezioni da dengue, nella maggior parte dei pazienti la dengue è autolimitante, solo una piccola parte progredisce verso una malattia grave L'infezione infatti può essere asintomatica o presentarsi con sintomi che vanno da febbre lieve, ma può arrivare fino a shock e portare alla morte.

Quali sono i sintomi della dengue?

L'OMS nel 2009 definisce una probabile dengue l'insieme delle seguenti situazioni:

  • vivere o viaggiare in un'area endemica
  • avere la febbre (in genere si presenta da 4 a 10 giorni dopo l'esposizione)
  • presentare ≥ 2 dei seguenti sintomi: nausea o vomito, eruzione cutanea, dolori, leucopenia (abbassamento dei globuli bianchi)

La sua forma più preoccupante, ovvero la dengue con segnali di pericolo, è quella che oltre ai segni precedenti, porta con sè anche uno dei seguenti:

  • dolore o dolorabilità addominale
  • vomito persistente
  • accumulo di liquidi
  • sanguinamento delle mucose
  • letargia o irrequietezza
  • ingrossamento del fegato
  • aumento dell'ematocrito con rapida diminuzione della conta piastrinica

Come si cura la dengue?

I pazienti con probabile dengue grave, quelli con comorbilità e i pazienti incapaci di rimanere idratati con l'assunzione orale vanno ricoverati. I pazienti senza segni premonitori gravie, che possono rimanere idratati con l'assunzione orale, possono essere gestiti da casa con un follow-up quotidiano. Il trattamento prevede cure di supporto, come riposo, paracetamolo come antidolorifico (evitare l'aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei [FANS]), un'adeguata idratazione per via orale se tollerata o endovena.

Si può morire di dengue?

Sì, di dengue si può morire e il rischio è mediamente più alto rispetto all'influenza stagionale. Il rischio di mortalità è tuttavia difficile da valutare, nelle Americhe, ad esempio, è stato di 0,042% - 0,061% tra il 2016 e il 2018. Nella regione del sud-est asiatico i tassi di mortalità invece sono di circa l'1%, tuttavia variano a seconda dell'epidemia e della località.

Come possiamo difenderci?

La diffusione della dengue è attribuita all'espansione della distribuzione geografica di 4 virus della dengue e vettori di zanzare, ritenute il principale meccanismo di contagio. La specie principale di zanzara nella trasmissione del virus è Aedes aegypti. Il genere Aedes aegypti è associato a epidemie in rapido movimento, mentre Aedes albopictus (zanzara tigre) è considerato vettore inefficiente e produce focolai lenti (questo è il caso dell'Italia, dove Aedes aegypti è poco presente). Il periodo di incubazione estrinseco per le zanzare è di 8-12 giorni (dopo aver punto la persona infetta, le zanzare si infettano e possono trasmettere il virus dopo il periodo di incubazione estrinseca), l'ospite funge da serbatoio del virus, nel ciclo umano della trasmissione della dengue, gli esseri umani sono gli unici ospiti-serbatoio conosciuti. Il caso di Feltre fortunatamente non è eligibile a focolaio in quanto la trasmissione non è avvenuta in Italia, ma all'estero, mentre nelle nostre zone non c'è stata trasmissione. La paziente era di origine cubane e gli interventi tempestivi hanno permesso di limitare la diffusione al massimo. L'unico modo di difendersi infatti è proteggersi dalle zanzare attraverso repellenti (questo l'articolo in cui ne parliamo), disinfestazioni e zanzariere. Al momento possiamo dunque dire che non c'è da preoccuparsi, grazie all'azione di monitoraggio, trattamento e disinfestazione. Ma è necessario tenere la guardia alta.
 

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