Se il bullo è nostro figlio

Se il bullo è nostro figlio

Se il bullo è nostro figlio

L'I.S.S (istituto superiore di sanità) afferma: “Con il termine bullismo si intende un insieme di comportamenti sociali caratterizzati da ripetute prevaricazioni e soprusi intenzionali, sia di natura fisica che psicologica, oppressivi e persecutori, ripetuti nel tempo e rivolti a persone considerate bersagli facili e/o incapaci di difendersi”

Un bullismo, tanti bullismi

Possiamo distinguere tra bullismo diretto e indiretto. Il bullismo diretto a sua volta si distingue in:

  • fisico, che si manifesta con  aggressioni fisiche alla persona o ai suoi oggetti personali

  • verbale che consiste in minacce, insulti, offese, insulti razzisti, diffamazione, estorsione di denaro e beni materiali.

Il bullismo indiretto è meno evidente è più difficile da individuare ma altrettanto dannoso. Si manifesta con comportamenti che mirano deliberatamente all'esclusione dal gruppo, all'isolamento, alla diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima. Non possono essere considerati atti di bullismo azioni quali:

  • giochi vivaci perfino violenti tra coetanei

  • i reati come aggredire con un coltello, procurare ferite fisiche gravi, molestie o abusi sessuali

Come definire il bullismo

Il bullismo può essere descritto secondo caratteristiche generali che includono:

  • intenzionalità: offendere, danneggiare o fare del male a un'altra persona consapevolmente, durata degli atti di bullismo ripetuti nel tempo,

  • disuguaglianza: uno dei due da solo o in gruppo prevarica sempre l'altro che subisce senza riuscire a difendersi e vivendo un forte senso di impotenza.

  • mancanza di sostegno: la vittima si sente isolata ed esposta, ha spesso molta paura di riferire gli episodi di bullismo perché teme rappresaglie e vendette o perché non ha, o crede di non avere, figure di riferimento su cui poter contare.

Se il bullo è nostro figlio

Sebbene sia normale sentirci profondamente delusi, amareggiati, arrabbiati, nell'apprendere che nostro figlio si comporta da bullo è bene mantenere la calma e riflettere sul miglior modo di intervenire:

  • spiegare con tranquillità che quello che sta facendo è scorretto e non accettabile

  • far capire che è il suo comportamento, non lui in sé, che va condannato e corretto

  • discutere delle conseguenze dei suoi comportamenti (chiedere come si sentirebbe se dovesse subire lo stesso trattamento da parte degli altri)

  • spiegare come pensiamo di agire (ad esempio se allertare la scuola)

Essere chiari su come ci si aspetta che lui si comporti (che si scusi con la persona che ha infastidito o aggredito per esempio scrivendogli una lettera) rassicurarlo che avrà  tempo e spazi adeguati per ragionare con noi e/o con un esperto sul suo comportamento e, se lo desidera, sulle sue emozioni.

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