Mancano farmaci: i motivi e le soluzioni possibili

Sono più di tremila le specialità farmaceutiche riconosciute come "temporaneamente carenti" dall'Agenzia Italiana del Farmaco, nell'aggiornamento del 13 gennaio 2023. Tra di essi ci sono comuni farmaci come acetilcisteina (mucolitico, nome commerciale Fluimucil), cefixima in sciroppo (antibiotico per bambini, nome commerciale Cefixoral), cortisonici per aerosol (beclometasone, budesonide, nomi commerciali Clenil, Aircort, Pulmaxan) anche il comune farmaco da banco ibuprofene (Farmaco Antiinfiammatorio Non Steroideo). Per patologie importanti mancano ad esempio fentanil (antidolorifico oppioide, svariati nomi commerciali), aciclovir (antivirale) e una parte dei farmaci per la pressione. L'elenco è lungo e comprende moltissimi medicinali fondamentali. Le ragioni della loro mancanza sono le più svariate: problemi produttivi, cessata commercializzazione, elevata richiesta, distribuzione contingentata, forniture discontinue e carenze solo ospedaliere. Ma come siamo arrivati a questa situazione?

L'ondata di Covid che sta travolgendo la Cina è solo l'ultimo degli eventi che hanno trasformato la fornitura di medicinali in tutto il mondo ed è un buon esempio dei motivi che possono portare alla mancanza di farmaci comunemente disponibili nelle farmacie. La Cina infatti è uno dei più grandi produttori di farmaci al mondo, che realizza circa un terzo della fornitura mondiale di ibuprofene. Se le farmacie cinesi rimangono senza questo principio attivo, il Governo centrale cinese si attrezza per favorirne la produzione, che però naturalmente rimarrà almeno inizialmente a disposizione delle farmacie cinesi e non sarà destinato all'esportazione. Può sembrare strano, ma la produzione dei principi attivi, ovvero la parte del farmaco responsabile dell'attività terapeutica, è concentrata in pochissime "mani": Cina, India e pochi altri. Se si bloccano queste aziende, le ripercussioni si avranno a livello mondiale. Oltre alla "materia prima" dei farmaci, ovvero il principio attivo, ci sono anche dei problemi legati al packaging: produzione e spedizione di plastica, alluminio e carta hanno incontrato molti problemi che hanno portato ad aumento dei costi. Aggiungiamo a questo "difetto strutturale" l'aumento delle spese dei trasporti e la guerra in Ucraina (sia per effetti diretti che speculazioni) ed otterremo un mix travolgente che porta alla situazione attuale.

La prima cosa da non fare è accapparrarsi i farmaci per paura di rimanere senza. Calma e sangue freddo, se riscontrate la mancanza di un farmaco, l'alleanza con il farmacista e il proprio medico permetterà di trovare la migliore soluzione:

1. farmaco equivalente: se manca un farmaco che possiede degli equivalenti, di fatto farmaci identici con altro nome commerciale, basta orientarsi su quello

2. farmaco con stesso principio attivo, ma diversa forma farmaceutica: se manca un farmaco in sciroppo, spesso sarà possibile somministrarlo in buste, compresse, supposte o altra forma, a seconda dell'età e delle capacità del bambino;

3. farmaco con diverso principio attivo, ma stesso gruppo terapeutico: il gruppo degli antibiotici e cortisonici permette spesso di passare da un principio attivo all'altro senza perdere in efficacia terapeutica. Il farmacista contatterà il medico per decidere cosa fare.

4. farmaco galenico: occorre poi ricordare che, per i medicinali SOP/OTC presenti nelle Farmacopee Ufficiali vigenti nell’Unione Europea, laddove il farmacista non riesca a reperire un’alternativa terapeutica nel circuito distributivo, può procedere all’allestimento della relativa preparazione galenica senza necessità di prescrizione medica.

Con questi semplici accorgimenti sarà possibile migliorare la situazione, aspettando che la congiuntura internazionale cambi. La vostra farmacia di fiducia è a disposizione per risolvere i problemi di farmaci, chiedeteci aiuto, siamo vicini a voi, fisicamente ed emotivamente.