Fluorochinoloni: antibiotici efficaci ma da usare con cautela

Attenzione a nuovi effetti collaterali di levofloxacina e analoghi

I fluorochinoloni sono una classe di antibiotici ampiamente utilizzata, ma oggi al centro di una rivalutazione da parte delle autorità sanitarie europee per via del loro profilo di sicurezza. Questi farmaci, infatti, possono causare reazioni avverse gravi, talvolta invalidanti e irreversibili. L’Organizzazione Mondiale della Sanità li ha inseriti nel gruppo “Watch” della classificazione AWaRe, riservato ai farmaci da usare con maggiore cautela per il rischio di favorire l’antibiotico-resistenza. Per questo motivo, l’AIFA ha lanciato una campagna informativa e pubblicato guide rivolte sia ai professionisti sanitari che ai pazienti, con l’obiettivo di promuovere un uso più consapevole.

Nuove segnalazioni di effetti collaterali

Negli ultimi anni, nuove analisi hanno evidenziato ulteriori effetti indesiderati legati all’uso dei fluorochinoloni, in particolare sul sistema nervoso centrale. Ansia, attacchi di panico, ideazione suicidaria, disturbi dell’attenzione e nevralgie si aggiungono a un quadro già complesso che comprende tendiniti, dolori articolari e neuropatie. Queste reazioni possono manifestarsi anche in soggetti sani e richiedono un’attenta valutazione del rischio prima della prescrizione. In caso di sintomi come dolore tendineo o alterazioni dell’umore, è fondamentale interrompere subito il trattamento e rivolgersi al medico.

Consumo in Italia e raccomandazioni per l’uso

In Italia, il consumo di fluorochinoloni è in lieve calo ma resta superiore alla media europea, con un uso particolarmente elevato tra gli anziani e le donne adulte. Le molecole più frequentemente prescritte sono ciprofloxacina, levofloxacina, ofloxacina e moxifloxacina. L’AIFA ha pubblicato sette raccomandazioni per un uso appropriato: questi antibiotici non devono essere prescritti per infezioni lievi, virali o autolimitanti, né per la prevenzione di disturbi come la diarrea del viaggiatore. È importante evitare la somministrazione a pazienti che abbiano già avuto reazioni avverse o che presentino fattori di rischio come età avanzata, insufficienza renale o uso concomitante di corticosonici (beclometasone, prednisone, metilprednisone).

Quando è davvero indicato usarli

I fluorochinoloni non sono indicati per patologie comuni come faringiti, bronchiti acute o sinusiti non complicate. Tuttavia, possono essere considerati in casi selezionati come trattamento di seconda linea, ad esempio in presenza di resistenza ad altri antibiotici o in caso di intolleranza a farmaci alternativi. Le indicazioni includono alcune forme di cistite, esacerbazioni di BPCO e otite media acuta. In ogni caso, la prescrizione deve essere valutata con attenzione dal medico. Un uso razionale di questi farmaci è fondamentale per tutelare la salute dei pazienti e contrastare l’antibiotico-resistenza, una delle sfide più urgenti della sanità pubblica.

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