Attenzione ai medicinali contenenti questo principio attivo

Si tratta di decongestionanti, che si utilizzano per il raffreddore

Il Comitato per la sicurezza dell'Agenzia Europea del farmaco, PRAC, ha raccomandato nuove misure per i medicinali contenenti pseudoefedrina per ridurre al minimo i rischi di effetti avversi provocati da questa sostanza.

Cos'è la pseudoefedrina?

La pseudoefedrina è una sostanza sintetica derivata negli anni 30-40 del '900 dall'efedrina (principio attivo ancora in uso, per via nasale), alcaloide presente nelle piante del genere efedra, diffuse in Estremo Oriente, conosciute storicamnente con il nome di Ma-huang. La pseudoefedrina agisce stimolando le terminazioni nervose a rilasciare la sostanza chimica noradrenalina, che provoca la costrizione (restringimento) dei vasi sanguigni. Questo riduce la quantità di liquido rilasciato dai vasi, con conseguente diminuzione del gonfiore e della congestione a livello del naso (raffreddorre,coriza).

Quali sono i farmaci che contengono pseudoefedrina?

Forse il nome della molecola vi è nuovo, ma in realtà sono molti i farmaci che la contengono. In Italia, i farmaci contenenti pseudoefedrina sono disponibili con vari nomi commerciali, tra cui Nurofen Influenza e Raffreddore, Actifed, Actigrip, Momenxsin, Aspirina influenza e naso chiuso, Reactine. I medicinali contenenti pseudoefedrina sono autorizzati in diversi Stati membri dell'UE e sono utilizzati per trattare i sintomi del raffreddore e dell'influenza, come mal di testa, febbre e dolore, rinite allergica  o raffredore. Sono farmaci di libera vendita e di uso comune.
Gli effetti collaterali più comunemente segnalati sono: disturbi gastrointestinali (come, ad esempio, nausea e vomito), secchezza delle fauci, mal di testa, vertigini, aumento della frequenza cardiaca, alterazioni della pressione sanguigna, palpitazioni, tremori, difficoltà di minzione, ansia, agitazione, nervosismo, irritabilità, confusione, allucinazioni, insonnia, midriasi. Per questi motivi, la pseudoefedrina è controindicata nei pazienti affetti da diabete, asma, glaucoma, ipertiroidismo o malattie renali, ipertensione e problemi cardiovascolari

Le raccomandazioni dell'EMA

Il PRAC, Comitato di Farmacovigilanza e Valutazione del Rischi dell'EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) ha raccomandato che i medicinali contenenti pseudoefedrina non debbano essere utilizzati in pazienti con ipertensione arteriosa grave o non controllata (non in trattamento o resistente al trattamento), o con malattia renale o insufficienza renale acuta (improvvisa) o cronica (a lungo termine). Il PRAC ha inoltre raccomandato agli operatori sanitari di consigliare ai pazienti di interrompere immediatamente l'uso di questi medicinali e di rivolgersi a un medico se sviluppano sintomi come mal di testa forte con esordio improvviso, sensazione di malessere, vomito, confusione, convulsioni e disturbi visivi.

Le raccomandazioni fanno seguito a una revisione di tutte le prove disponibili,durata diversi anni, compresi i dati di sicurezza post-vendita, che ha concluso che la pseudoefedrina è associata a alcuni rischi cardio e cerebro-vascolari.

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